ANIEM - CONFIMI INDUSTRIA: Convegno all´ARS "Prospettive di Sviluppo in Sicilia"
08-10-2015 20:35 - News Generiche
Palermo 07 ottobre 2015 - Politici ed imprenditori allo stesso tavolo per discutere del futuro delle PMI siciliane.
A fare gli onori di casa il Presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana Giovanni Ardizzone, il quale ha dichiarato " Il mio impegno personale e del Parlamento sarà costante e l'attenzione non calerà sul futuro delle PMI siciliane".
"Per accrescere il ruolo delle PMI nel campo deIla ristrutturazione economica, i governi dovrebbero promuovere l'imprenditorialità, facilitare la creazione di nuove imprese e incoraggiarne lo sviluppo, nonché fornire agevolazioni per l'accesso ai capitali di rischio e ad altri tipi di finanziamenti. Certamente per il raggiungimento di questi obiettivi i governi dovrebbero alleggerire le imposte sui redditi prodotti dalle PMI. La legge sugli appalti, varata qualche mese fa, rappresenta un grande punto di partenza. Auspichiamo di lavorare insieme Confimi Industria Nazionale, Confimi Industria Sicilia ed Aniem Nazionale ed i rappresentanti politici siciliani, affinchè si possa consegnare un futuro migliore ai nostri figli". È quanto afferma Ninni D'Aguanno, Presidente Confimi Industria Sicilia
Paolo Agnelli presidente nazionale di Confimi Industria afferma: "Si fa ancora fatica a considerare l'edilizia parte del settore manifatturiero italiano. Noi invece siamo assolutamente convinti che l'edilizia sia un comparto industriale capace di attrarre investimenti e generare posto di lavoro e che come tale vada tutelato" E continua il presidente Agnelli "Confimi Industria nasce quasi tre anni fa proprio con l'intento di difendere gli interessi delle piccole e medie industrie, delle imprese private italiane, che oggi più che mai costituiscono il nostro tessuto produttivo, rappresentano il primo stadio del welfare e lottano per continuare a restare in Italia spesso malgrado leggi poco attente alle loro esigenze". Conclude poi il presidente " Proprio per questo Confimi Industria ha scelto un nuovo modello di rappresentanza, libero da interessi e disinteressato ai giochi di poltrone, perché non è più pensabile che l'industria italiana abbia una sola voce"
Ass. Pizzo
"Ho accettato quest'invito, nonostante ci sia giunta, perché la legge sugli appalti che abbiamo votato in aula rappresenta una svolta epocale, e ci tengo a sottolineare il mio apprezzamento agli onorevoli Coltraro e Marziano che hanno votato la legge di cui si discuteva da anni. È stata ampiamente discussa
Marziano: "Pur rispettando le indicazioni del capogruppo, e il timore dell'impugnativa, io ho votato a favore della legge perché non si può fermare un settore quale l'edilizia, che in Sicilia ha il suo peso. Inoltre dobbiamo puntare l'attenzione alla manutenzione di cui hanno bisogno le infrastrutture. Anche la legge sui centri storici può dare respiro alle imprese, dunque lavoriamo nei prossimi mesi affinchè tutti i comuni la rispettino. "
Coltraro: "la Sicilia, che, come il resto della penisola sta attraversando una grave crisi, deve ripartire dalle piccole e medie imprese, che rappresentano la reale risorsa non ancora sfruttata per creare nuovi posti di lavoro. È dunque necessario che la politica siciliana si renda conto di ciò e inizi un' attività diretta a incentivare le piccole e medie imprese siciliane virtuoso e aiuti a crearne di nuove. Il convegno organizzato da Confimindustria rappresenta un importante momento di confronto tra politica e imprenditoria."
Ampiamente soddisfatti le parti, hanno gettato oggi le basi per l'azione futura.
A fare gli onori di casa il Presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana Giovanni Ardizzone, il quale ha dichiarato " Il mio impegno personale e del Parlamento sarà costante e l'attenzione non calerà sul futuro delle PMI siciliane".
"Per accrescere il ruolo delle PMI nel campo deIla ristrutturazione economica, i governi dovrebbero promuovere l'imprenditorialità, facilitare la creazione di nuove imprese e incoraggiarne lo sviluppo, nonché fornire agevolazioni per l'accesso ai capitali di rischio e ad altri tipi di finanziamenti. Certamente per il raggiungimento di questi obiettivi i governi dovrebbero alleggerire le imposte sui redditi prodotti dalle PMI. La legge sugli appalti, varata qualche mese fa, rappresenta un grande punto di partenza. Auspichiamo di lavorare insieme Confimi Industria Nazionale, Confimi Industria Sicilia ed Aniem Nazionale ed i rappresentanti politici siciliani, affinchè si possa consegnare un futuro migliore ai nostri figli". È quanto afferma Ninni D'Aguanno, Presidente Confimi Industria Sicilia
Paolo Agnelli presidente nazionale di Confimi Industria afferma: "Si fa ancora fatica a considerare l'edilizia parte del settore manifatturiero italiano. Noi invece siamo assolutamente convinti che l'edilizia sia un comparto industriale capace di attrarre investimenti e generare posto di lavoro e che come tale vada tutelato" E continua il presidente Agnelli "Confimi Industria nasce quasi tre anni fa proprio con l'intento di difendere gli interessi delle piccole e medie industrie, delle imprese private italiane, che oggi più che mai costituiscono il nostro tessuto produttivo, rappresentano il primo stadio del welfare e lottano per continuare a restare in Italia spesso malgrado leggi poco attente alle loro esigenze". Conclude poi il presidente " Proprio per questo Confimi Industria ha scelto un nuovo modello di rappresentanza, libero da interessi e disinteressato ai giochi di poltrone, perché non è più pensabile che l'industria italiana abbia una sola voce"
Ass. Pizzo
"Ho accettato quest'invito, nonostante ci sia giunta, perché la legge sugli appalti che abbiamo votato in aula rappresenta una svolta epocale, e ci tengo a sottolineare il mio apprezzamento agli onorevoli Coltraro e Marziano che hanno votato la legge di cui si discuteva da anni. È stata ampiamente discussa
Marziano: "Pur rispettando le indicazioni del capogruppo, e il timore dell'impugnativa, io ho votato a favore della legge perché non si può fermare un settore quale l'edilizia, che in Sicilia ha il suo peso. Inoltre dobbiamo puntare l'attenzione alla manutenzione di cui hanno bisogno le infrastrutture. Anche la legge sui centri storici può dare respiro alle imprese, dunque lavoriamo nei prossimi mesi affinchè tutti i comuni la rispettino. "
Coltraro: "la Sicilia, che, come il resto della penisola sta attraversando una grave crisi, deve ripartire dalle piccole e medie imprese, che rappresentano la reale risorsa non ancora sfruttata per creare nuovi posti di lavoro. È dunque necessario che la politica siciliana si renda conto di ciò e inizi un' attività diretta a incentivare le piccole e medie imprese siciliane virtuoso e aiuti a crearne di nuove. Il convegno organizzato da Confimindustria rappresenta un importante momento di confronto tra politica e imprenditoria."
Ampiamente soddisfatti le parti, hanno gettato oggi le basi per l'azione futura.
Fonte: siciliaunonews
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